Lettera aperta alla Comunità Scolastica

Riflessioni a conclusione della Scuola d'Estate

Avatar utente

Marina Cei

Dirigente Scolastico

Dorgali, 19 agosto 2023

Alla Comunità scolastica

Lettera aperta: Riflessioni a conclusione della Scuola d’Estate

Si è chiusa ieri, con l’esito finale dell’ultimo laboratorio teatrale, l’esperienza della Scuola d’Estate, portata avanti per tre anni dal nostro Istituto Comprensivo. Ogni fine si porta dietro le soddisfazioni, ma anche il suo velo di malinconia e un carico di riflessioni che collegano passato e futuro in un bilancio volto a indirizzare ogni scelta futura.

È necessario allora prima di tutto evidenziare come l’esperienza abbia costituito un arricchimento non solo per i bambini e ragazzi, ma anche per quanti hanno voluto partecipare in veste di realizzatori o semplicemente si sono affacciati come osservatori a un nuovo modo di fare scuola.

Apprendimento e socialità sono le parole chiave dell’Avviso pubblico che nasceva nel 2021 con l’intento di riscatto rispetto al difficile tempo della pandemia. Apprendimento e socialità da noi fortemente voluti e cercati, nonostante il disorientamento iniziale di tanti che leggevano nella formula della scuola d’estate la minaccia di una riproposizione dei consueti insegnamenti disciplinari e inoltre del mancato riposo dopo un anno di intenso lavoro. Riposo quanto mai necessario per gli alunni, perché sappiamo tutti come sia impegnativo lo studio, ma riposo indispensabile anche per i docenti, perché solo chi conosce la professione comprende davvero quante energie mentali e fisiche essa richieda.

Forse è stato questo il motivo per cui molte scuole hanno respinto l’opportunità, almeno nel 2021. Invece la nostra, al di là delle perplessità iniziali di molti, inutile negarle, grazie all’appoggio lungimirante del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto, ha cominciato un’esperienza nuova, aprendo piste con coraggio, convincendo tanti lungo il cammino, grazie all’evidenza dei risultati. Tre stagioni estive intense, con tre progetti: prima “E’ finita la DAD!” e “Oltre la DAD!” e poi “La scuola che ci piace”. I primi titoli indicavano davvero la voglia di rinascita dopo tante restrizioni, il ponte per un nuovo inizio. Il titolo del terzo progetto nasceva invece dalla considerazione che quei primi laboratori estivi, strada facendo, avevano finito con l’essere un modello. In seno ad essi sono nate idee, riflessioni, addirittura altri progetti per un nuovo modo di fare didattica e per una scuola-comunità.

Ventidue laboratori finanziati da fondi europei cui se ne aggiungono altri cinque sovvenzionati dal Ministero, realizzati interamente nelle stagioni estive del 2021, del 2022 e del 2023. Laboratori di teatro, ceramica, inglese, educazione ambientale, stampa 3D, arte, sport, musica… compiuti grazie alla preziosa collaborazione di esperti e tutor che hanno accettato la sfida di realizzare un’offerta estiva di qualità, completamente gratuita per le famiglie.

Credo sia doveroso ricordarli perché a tutti loro devo grande stima e rispetto per l’impegno e la professionalità con cui hanno portato avanti le iniziative: Francesco Fancello e Ivan Sogus, Maria Giovanna Sotgia, Marilena Tendas Mele e Graziella Boeddu, Gianpaolo Selloni e Maria Teresa Lai, Bruno Venturi e Sabrina Mereu, Salvatore Ruiu e Liliana Pira, Antonietta Santullo, Marco Sotgia e Damiana Senette, Gianluca Carta e Paola Perrone, Andreina Zene e Sara Mura.

Ci hanno creduto tutti e hanno investito il loro tempo e le loro energie per sperimentare nuovi modi di insegnare. Hanno ottenuto risultati concreti nell’arco delle trenta ore di ciascun laboratorio, sapendo coinvolgere, motivare e far star bene i venti alunni di età differenti loro affidati, provenienti sempre da classi diverse. Grazie alla sensibilità di esperti e tutor, si sono creati allora meravigliosi gruppi misti in cui ciascuno ha saputo esprimere una partecipazione serena e gioiosa. Sempre mi resterà nella mente la frase con cui una bambina rilevava come aspetto più bello dei divertenti laboratori sportivi il fatto che esperto e tutor avessero rivolto attenzione a ciascuno di loro senza trascurare nessuno.

I laboratori sono stati anche occasione per escursioni e uscite didattiche gratuite nel territorio e non solo, alla scoperta e riscoperta di luoghi rimasti inaccessibili in tempo di pandemia. La creatività con cui i professionisti hanno ideato le attività, progettato gli interventi, sognato e realizzato i risultati, resta patrimonio della nostra scuola, come anche la collaborazione gratuita da parte di molti Enti e Associazioni del Territorio, anticipo felice del nostro recente Patto di Comunità.

Credo che il Piano Estate abbia avuto il grande ruolo di trasformare la nostra scuola in un laboratorio permanente di ricerca e sperimentazione, creando la consapevolezza di come sia possibile, con una manciata di ore, ottenere risultati sorprendenti con persone che non si conoscono fino a quel momento e la cui motivazione va crescendo parallelamente al senso di socialità e accoglienza. Così i laboratori restano un modello didattico di eccellenza, a dimostrazione di quanto una pianificazione creativa, scrupolosa e attenta non possa fallire negli obiettivi, anche in presenza di alunni con bisogni educativi speciali.

Quindi l’eredità di questo progetto è davvero grande, per tutti coloro che vorranno attingervi. La speranza oggi è che in futuro siano previsti altri finanziamenti per proseguire sulla strada intrapresa. Per ora certo, resta anche un filo di mestizia come spesso accade dopo le cose belle che non si sa se torneranno. È stato un lavoro ricco di soddisfazione che ha richiesto un grande impegno, in primis di esperti e tutor, senza la disponibilità dei quali nulla sarebbe stato. Perciò a loro va il mio primo, straordinario riconoscimento.

Un doveroso grazie a tutti quei docenti, entusiasti della prima ora, che hanno dato la loro disponibilità attiva o hanno saputo intravedere le opportunità di un progetto innovativo e si sono prodigati per promuoverne lo sviluppo anche quando tutto appariva incerto.

E non si può non ringraziare anche i cari collaboratori scolastici, in diversa misura coinvolti, in particolare Antonio, custode affidabile e coscienzioso dei luoghi che hanno visto la realizzazione di tanti laboratori nella ex scuola media di via F.lli Cervi, e inoltre Francesco, Giampiero, Luciano e Angela spesso allegri e fidi accompagnatori in sortite felici per spiagge, piscine e siti del territorio.

E poi il ringraziamento va al caro Direttore SGA e agli amati amministrativi di oggi e di ieri, che sempre sanno crederci e così incoraggiano e spingono verso una scuola che si fa ancora più bella. Senza il loro lavoro nessun piano estate sarebbe stato possibile. Molti sogni nascono negli Uffici di Segreteria, leggendo le note ministeriali e i bandi, pensando alle prospettive di sviluppo, dialogando e guardando avanti nell’immaginare i risultati, gioendo delle cose belle che sanno neutralizzare anche molte preoccupazioni.

Un grazie enorme alla cara Rosanna, sempre lucidamente consapevole e attenta, costantemente spinta dal senso di appartenenza alla scuola e dall’idea di quanto un costruttivo e generoso impegno di ciascuno possa avere ricadute inimmaginabili sui nostri alunni e sull’organizzazione. A lei riconosciamo la speciale capacità di raccontare i nostri laboratori attraverso il montaggio di video, immagini e didascalie e attraverso bellissimi post sui canali social del nostro Istituto.

E un grazie di cuore alla cara Antonella, competente e coscienziosa, sempre presente anche lei in quella condivisione di idee, progetti e sogni di cui si nutre una scuola vivace e attenta al cambiamento dei tempi.

E ora vengo in ultimo ai bambini e ai ragazzi e alle loro famiglie, sempre primi in verità nei miei pensieri. Ho visto volti felici in queste esperienze estive, ho visto inclusione e amicizia, ho visto nascere passioni e coltivare interessi. Ho visto la bellezza dei sorrisi e mani che si stringono a reciproco sostegno. Ho visto lo stupore e la meraviglia nell’apprendere, il divertimento dello stare insieme. Tutto questo era ed è l’obiettivo, lo scopo di molto lavoro. Ho visto la soddisfazione delle famiglie che ci hanno dato sempre più fiducia e continuano a credere fortemente nel valore della scuola e nell’importanza di proposte culturali come quelle del Piano Estate, che indiscutibilmente sono anche l’arma più potente contro la dispersione scolastica. Solo lo star bene a scuola, la motivazione per ciò che si fa, il sentirsi accolti e protagonisti di un percorso di apprendimento significativo possono combattere l’abbandono precoce degli studi. Ieri sera Bruno Venturi, nel presentare il lavoro teatrale, rivolgendosi ai ragazzi, ha detto: “Quando sarete all’università e rileggerete il copione, sarete ancora più consapevoli del significato del testo proposto”. Oltre alla bellezza del pensiero di questa continuità, cioè che le belle esperienze di oggi daranno ancora frutti in futuro, l’uso dei verbi mi è piaciuto in modo particolare. Quella prospettiva di prosecuzione degli studi, espressa con l’indicativo che è il modo della realtà, senza ipotesi che aprano la strada a situazioni di abbandono scolastico, la voglio fare mia. Rivolgo ai nostri amati ragazzi l’augurio che proseguano gli studi con l’incanto e la passione con cui li ho visti partecipare alle attività dei laboratori estivi. Quali che siano le scelte che poi consapevolmente faranno nella vita, resti l’amore per la scuola e per l’apprendere. Sappiano che le iniziative prese quotidianamente dalla nostra scuola sono sempre assunte pensando al loro domani. Di questo siano sempre convinte anche le care famiglie.

Con i più cari saluti

La Preside

Prof.ssa Marina Cei

Documenti

Circolari, notizie, eventi correlati