Nasce la prima newsletter dell’Istituto Comprensivo G.M. Gisellu. È rivolta al personale e alle famiglie e a chiunque desideri qualche informazione in pillole sul mondo della scuola. Vuole essere solo uno stimolo all’approfondimento rispetto a tematiche diversificate, di volta in volta trattate anche senza nessun ordine prestabilito. Potranno essere toccati argomenti molto generali ovvero si potrà focalizzare l’attenzione su aspetti specifici, di dettaglio.
I link qui resi disponibili rimandano ad altre sezioni del sito o alle piattaforme e alle risorse presenti nella rete.
I temi della Newsletter n. 1.
Tre stimoli molto generali per iniziare…
- DIDATTICA: INDIRE, cosa ne sappiamo?
- IL RAPPORTO DI LAVORO: Diritti e doveri da non sottovalutare!
- LA NORMATIVA: La dimensione collegiale del processo educativo.
- DIDATTICA: INDIRE, cosa ne sappiamo?
L’INDIRE è l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa, con sede centrale a Firenze. Fin dal 1925 accompagna l’evoluzione del sistema scolastico italiano puntando sulla formazione e innovazione e sostenendo i processi di miglioramento. Fa parte del Sistema Nazionale di Valutazione, in quanto promuove azioni di sostegno ai processi di miglioramento della didattica, al fine di favorire un buon funzionamento del contesto scolastico e l’innalzamento dei livelli di apprendimento. I gruppi di ricerca seguono percorsi diversificati, toccando vari campi del sapere in relazione alle scuole di ogni ordine e grado. L’Istituto ha inoltre il compito di gestire il programma europeo Erasmus+, dedicato all’istruzione, alla formazione, alla gioventù e allo sport per il periodo 2021-2027, e di fornire supporto ai progetti europei, quali eTwinning (la comunità di docenti per connettersi, collaborare e condividere idee in Europa). L’innovazione dei processi educativi viene promossa anche in ambito internazionale attraverso la partecipazione al Consorzio EUN – European Schoolnet.
Il sito dell’INDIRE e quelli collegati consentono ai docenti di accedere a un ricco repertorio di esperienze e materiali con cui arricchire la propria professionalità:
- INCLUSIONE: La forza delle parole!
Quante tappe fino ad oggi per garantire stesse opportunità a tutti…
Negli anni, molte azioni positive hanno accompagnato il progresso delle idee, mentre la società e la scuola intraprendevano un virtuoso cammino per rimuovere i pregiudizi, scardinare gli ostacoli e valorizzare le differenze. Pure le parole hanno affiancato questo processo, svelando significativamente prospettive che col tempo si fanno sempre più attente.
Così nelle scuole la parola integrazione, in uso dagli anni Settanta, da un lato segnava un’apertura fino ad allora impensabile, ma dall’altro indicava implicitamente uno sforzo di adattamento fatto da chi era più fragile al fine di inserirsi nel contesto della classe, della scuola, della società. Invece la parola inclusione, attualmente impiegata, è più bella, perché allarga gli orizzonti: sono la classe, la scuola, la società che si fanno accoglienti e favoriscono una relazione virtuosa tra tutti, a prescindere dalle differenze e dalle caratteristiche di ciascuno. Sottintende un rapporto di parità in cui ogni bambino possa trovare la via per migliorare e vivere esperienze positive, fondamentali per la sua crescita.
La normativa a garanzia dei diritti delle persone con disabilità in Italia è segnata da un’evoluzione costante. Il percorso è lungo, la via a volte in salita, ma la strada si fa più agevole, se la sensibilità si fa concreta anche nell’uso delle parole.
L’art. 4 del D.Lgs. 62/2024 evidenzia proprio il valore del lessico che, anche in questo caso, si rivela strumento per esprimere una visione del mondo.
La pagina MIM dedicata all’inclusione
La nostra pagina dell’inclusione
- LA NORMATIVA: La dimensione collegiale del processo educativo.
Quanto è importante per un docente esprimere un insegnamento che sia coerente rispetto agli orientamenti generali di una scuola? È possibile che ciascuno proceda autonomamente, in virtù della libertà di insegnamento, costituzionalmente tutelata?
Nel lontano 1974 i cosiddetti decreti delegati diedero alla scuola una dimensione indiscutibilmente collegiale. Da allora le norme, specialmente a partire dall’istituzione dell’autonomia scolastica, hanno rafforzato il valore collegiale del processo educativo, che trova la sua massima espressione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) che è, come recita la L. 107/2015, il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.
Pertanto esiste una cornice entro cui esplicare la libertà di insegnamento. Del resto, lo stesso art. 33 della Costituzione, riconoscendo la libertà di insegnamento (L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento), pure recita: La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione.
Ebbene, dalle norme generali, siano esse direttamente emanate dal legislatore, siano esse scandite dalle singole autonomie scolastiche, sulla base delle disposizioni di legge, non si può prescindere.
Val sempre la pena di rivedere i documenti di riferimento:
Regolamento recante indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 2012 e l’aggiornamento del 2018, denominato Nuovi scenari.
Il riallacciarsi alla dimensione collegiale della scuola rientra a pieno titolo nella funzione docente, come ribadito anche dagli articoli 26 e 27 del CCNL 2007 e 43 del CCNL 2019/21.
I temi della Newsletter n. 2.
- DIDATTICA: eTwinning, uno strumento di apertura al mondo!
- INCLUSIONE: La logica della prevenzione.
- IL RAPPORTO DI LAVORO: Diritti e doveri da non sottovalutare!
- DIDATTICA: eTwinning, uno strumento di apertura al mondo che compie 20 anni!
COS’È ETWINNING?
È la più grande community online europea aperta a tutte le scuole d’Europa, e parte integrante di Erasmus Plus, che da 20 anni contribuisce a stabilire gemellaggi elettronici tra scuole, creare partenariati pedagogici innovativi grazie all’applicazione sicura delle TIC. Favorisce inoltre numerose opportunità di formazione per i docenti e un sistema di premi e riconoscimenti, sia a livello nazionale che europeo.
Il gemellaggio elettronico contribuisce all’arricchimento culturale, linguistico e umano dei partecipanti ma soprattutto al rinforzo della consapevolezza di vivere in un’Europa unita, multilinguistica e multiculturale.
L’interazione tra le classi viene gestita all’interno di un’area virtuale presente nella piattaforma, il twinspace, riservata a docenti e alunni che permette di condividere materiali in modo semplice e sicuro.
CHI PUO’ ISCRIVERSI?
Insegnanti di qualsiasi materia e con qualsiasi livello di competenze TIC e linguistiche, anche in servizio con incarico temporaneo, senza alcun limite di iscritti per ciascuna scuola.
COME ISCRIVERSI?
Per iniziare a dare vita a gemellaggi con eTwinning è necessario essere muniti di EU-Login e successivamente registrarsi attraverso la piattaforma europea European School Education Platform / ESEP.
VANTAGGI
- Collaborazione e confronto
- Innovazione didattica
- Internazionalizzazione
- Formazione professionale
- Flessibilità e sicurezza
- Sostenibilità
LINK E BOX
- INCLUSIONE: La logica della prevenzione.
Il triste fenomeno del bullismo e del cyberbullismo sembrano dilagare incontrollati in un mondo sempre più complesso e sempre più esposto ai rischi della rete. Perciò è importante che le scuole tengano alta l’attenzione per non sottovalutare i campanelli d’allarme e intervenire tempestivamente, ma soprattutto per creare un clima favorevole di cooperazione e di ascolto, in cui ogni bambino e ogni ragazzo trovi la sua dimensione e si senta accolto e compreso nel gruppo classe e nel gruppo di lavoro. Creare occasioni di confronto, superare le barriere della lezione tradizionale, incoraggiare gli alunni ad esprimere la propria personalità attraverso attività creative e collaborative, non possono che essere misure efficaci per costruire un ambiente positivo che tenga lontane forme di emarginazione, conflitti, competizione, disagio e malessere. L’età dell’adolescenza spesso porta a vivere anche relazioni conflittuali, a scoprire nuove amicizie e a trascurarne altre, tuttavia il rispetto per l’altro deve essere costantemente ricercato e coltivato. I normali contrasti tra giovani non vanno confusi con il bullismo, e tanto meno con il bullismo in rete, che costituiscono vere e proprie forme di reato, sanzionabili a livello penale e civile.
Occorre conoscere bene il fenomeno, per difendersene e contrastarlo.
Mettere i link
Fare i box con la definizione di bullismo e cyberbullismo
- IL RAPPORTO DI LAVORO: Diritti e doveri da non sottovalutare!
Il rapporto di lavoro del personale scolastico è normato da disposizioni di legge e dalla contrattazione collettiva. Il lavoro del personale scolastico è mutato nel tempo, adeguandosi a una realtà mutevole e cangiante, ma anche alla costante evoluzione normativa con cui il legislatore disegna il sistema scolastico e il ruolo dei professionisti dell’istruzione.
Vi sono norme dalla cui conoscenza non si può prescindere:
IL TESTO UNICO DELLA SCUOLA (D. Lgs. 297/1994)
IL REGOLAMENTO DELL’AUTONOMIA (D.P.R. 275/1999)
IL TESTO UNICO DEI DIPENDENTI PUBBLICI (D.Lgs. 165/2001)
IL CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI (D. Lgs. 62/2013)
LA BUONA SCUOLA (L. 107/2015)
Inoltre, le relazioni sindacali gestite a livello centrale, e che vedono il coinvolgimento dei sindacati rappresentativi dei lavoratori e l’ARAN, l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, conducono al CCNL, ossia il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, da cui discendono i contratti collettivi integrativi regionali e i contratti d’Istituto.
L’ultimo Contratto, relativo al periodo 2019-2021, è stato sottoscritto in data 18.11. 2024.
- INCLUSIONE: Avere cura
L’inclusione scolastica rappresenta un’opportunità straordinaria per costruire comunità educative accoglienti e rispettose delle unicità di ogni studente. Nella scuola inclusiva, ogni alunno è protagonista del proprio percorso di apprendimento, indipendentemente da abilità o condizioni personali o origini culturali. Avere cura delle differenze non significa solo riconoscere e accogliere, ma soprattutto valorizzare. Ogni studente porta con sé un bagaglio unico di esperienze, sensibilità e talenti che arricchiscono l’intero gruppo classe, quindi, risulta di primaria importanza creare un ambiente in cui ciascuno si senta accolto, rispettato e supportato per favorire non solo il successo scolastico, ma anche lo sviluppo di cittadini consapevoli e solidali. Questo approccio arricchisce la nostra esperienza sociale, crea unione all’interno della comunità e porta a soluzioni più innovative e complete, grazie alla varietà di prospettive. Ecco perché l’inclusione non è solo un obiettivo da raggiungere, ma un valore da vivere quotidianamente. Coltivare una cultura scolastica inclusiva significa educare al rispetto reciproco, alla comprensione e alla solidarietà: valori che i nostri studenti porteranno con sé ben oltre i confini della scuola. Come educatori, il nostro impegno verso la vera inclusione è un atto di cura verso ciascun alunno e un investimento per un futuro più equo e umano.